Grande Guerra ieri e oggi, immagini a confronto

Dopo anni di “esplorazioni” in Trentino che ho girato in ogni angolo (specie in Lagorai – Cima d’Asta), ho accumulato un archivio fotografico con centinaia di migliaia di foto. Questo mi permette di fare il contrario di quel che si fa di solito nei confronti fotografici: ovvero cercare di rifare la foto oggi con la stessa inquadratura di cento anni fa (magari girando con la stampa).  Io faccio l’opposto: parto dalla foto d’epoca rintracciata sui portali tipo Bildarchiv, e poi cerco nel mio archivio una inquadratura simile. Spesso la trovo. Di regola cerco foto d’epoca con presenza e/o manufatti umani, in quanto in alta quota il paesaggio dopo un secolo è cambiato di poco o nulla. Ecco alcuni esempi tra i più interessanti…

Accampamento austriaco a Lago di Montalon, Lagorai

Accampamento austriaco a Forcella Ceremana (Lagorai). Il punto rosso sul diedro roccioso identifica con certezza il luogo
Nido d’aquila sul Palòn di Cece (Lagorai)
Accampamento austriaco sopra Forcella Valmaggiore, sullo sfondo Cima Cece (Lagorai)
Accampamento austriaco lungo la salita a Cima Cece (Lagorai)
Dorsale del Mandriccione in Val Sadole: sullo sfono Cauriol e Cauriol Piccolo a dx (Lagorai)
Arrivo della teleferica a Forcella Ceremana (Lagorai)
Il diedro sotto Cima Valpiana (Lagorai)
Cime di Ceremana viste dalla cima di Colbricon Ovest (Lagorai)
Trinceramenti su Cima Cupolà visti dalla postazione di Cima Litegosa (Lagorai)
Cima Vezzena (Piz di Levico) colpito da una granata italiana
Busa Alta o Kaiserspitze, Busa Alta Italiana, Cima Cardinal, visti dalla dorsale del Mandriccione nei pressi del bivacco Slavaci (Lagorai)
Postazione su Cima Colbricon ovest, verso passo Colbricon e Cima Piccolo Colbricon (Lagorai)
Nido d’aquila vertiginoso sul Palon di Cece (Lagorai)
Accampamento austriaco presso i Laghi di Colbricon (Lagorai)
Caserma salendo dalla Forra del Lupo (Folgaria) verso il Forte delle Somme
Col Ombert nel Gruppo di Cima Uomo, Val S. Nicolò (Fassa)
Col de Bousc, Marmolada. Arrivo e partenza della teleferica austriaca che da Pian Trevisan trasportava materiali e rifornimenti in alta quota alla “Città di Ghiaccio”
Forra del Lupo: un lungo camminamento trincerato costruito dagli austroungarici che collega l’abitato di Serrada e il forte al Dosso del Sommo.  Nella foto a sinistra, volontari nelle operazioni di ripristino.
Piz di Levico o Cima Vezzena, versante ovest: la cima era stata scavata per ricavare un forte, lo Spitz Verle, con coltre 1000 metri di vuoto a precipizio verso la Valsugana, con funzioni di osservatorio e collegamento ottico con altri fronti sugli altipiani (Catena di Cima Dodici)
Forte Dosso delle Somme, ridotto in ruderi dai bombardamenti e dai recuperanti (Serrada – Folgaria)
Il villaggio militare di Monticelli sul Presena

Corno Battisti: l’ingresso della “Bocca del Leone” all’incredibile sistema di gallerie italiane scavate dentro la montagna che salivano verso la cima del M. Corno di Vallarsa, presidiata dagli austriaci. La montagna è detta anche Corno Battisti dal nome di Cesare Battisti, che qui combatté finendo catturato il 10 luglio 1916 insieme a Fabio Filzi. Entrambi furono processati e impiccati due giorni dopo al Castello del Buonconsiglio.

2 commenti

  1. Gioacchino Ponziani

    Ottimo testo possibile acquistarlo?

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