I sentieri dopo Vaia

La tempesta Vaia di fine 2018 ha danneggiato gravemente la rete sentieristica, specie nel Trentino orientale. Secondo una stima della Provincia di Trento sono stati oltre 400 i sentieri danneggiati per un totale di 2000 chilometri di percorsi da ripristinare. La causa principale sono la caduta degli alberi: in certe zone le piante cadute sono letteralmente migliaia. Ma ci sono stati danni anche per frane e smottamenti. A distanza di due anni dalla tempesta solo una parte dei sentieri è stata ripristinata e ci vorranno ancora anni di lavoro per il ripristino completo. Per l’escursionista è davvero un bel rebus trovare informazioni affidabili e aggiornate sulla agibilità de sentieri.

La mappa ufficiale dei Sentieri SAT: quelli inagibili sono in grigio col simbolo del divieto, cliccano sul sentiero si accede ad una scheda informativa

La SAT ha fatto un primo passo con la propria mappa online dei sentieri, mettendo un simbolo di divieto per quelli interrotti, disegnati in grigio; cliccando sul sentiero si può accedere ad una scheda informativa coi dettagli del sentiero e dei tratti non agibili. Resta però esclusa tutta la sentieristica non SAT, le strade forestali eccetera, ovvero tutta la viabilità secondaria non di sua pertinenza, che non è certo di poco conto.

scheda informativa sentieri trentino
La scheda informativa dei sentieri, coi dettagli dei tratti non agibili

I sentieri inagibili di tutto il Trentino sulla mappa di Outdoor Active e Visit Trentino.

I simboli dei sentieri interrotti sul portale Outdoor Active

Un ulteriore passo avanti è stato fatto grazie ai portali di Outdoor Active e Visittrentino. Sono mostrati in mappa tutti i sentieri danneggiati da Vaia (quindi non solo quelli SAT). Resta il problema di capire quanto i dati siano aggiornati: è capitato infatti che in una zona danneggiata sia avvenuto il ripristino ma sulla mappa è rimasto il divieto. Oltre al simbolo del divieto è possibile vedere l’area degli schianti definita con una colorazione rosa.

2 commenti

  1. Ma chi si fida di un interlocutore non “riconosciuto”. Per i sentieri SAT c’è la SAT, per i sentieri A..Z con 2 cifre dovrebbe esserci il comune o altro ente che risponde. Per gli altri è come chiedere se il percorso da casa mia all’orto, passando per il pollaio, è a posto !
    La mappatura SAT è garantita e riconosciuta (sabato scorso ho fatto riaprire il E320) le altre meno.
    Invidie e riserve hanno negato la comunicazione per un anno intero i lavori fatti anche su sentieri SAT da altri Enti con fondi pubblici.
    Così come non sono stati comunicati i dati ai R.d.Z. SAT e dubito che gli stessi siano stati comunicati, in maniera organizzata, alla PAT.
    Comunicare vuol dire: fine lavoro ! Per molti non è opportuno !

    • Giacomo io non no mica capito tanto bene: è chiaro che mi fido dei dati di un ente riconosciuto come SAT. Il problema appunto è capire quale è la fonte alternativa alla SAT che ha fornito i dati della viabilità NON SAT. Io suppongo sia la Forestale, del resto sarebbe folle se un dato del genere fosse dato in pasto al pubblico sul sito ufficiale del turismo se non fosse verificato da ente affidabile

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